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FUMIANI  Giovanni Antonio

(Venezia 1645 - 1710)

 

Nacque a Venezia negli anni Quaranta del Seicento; la data esatta è sconosciuta.Figlio di Biagio e di Lucrezia, le notizie biografiche lo segnalano a Bologna presso la bottega di Domenico degli Ambrogi. Nella città emiliana il Fumiani apprese l'arte del quadraturismo e della prospettiva, caratteristiche fondamentali della sua arte. Nel 1668 abbiamo testimonianza della sua presenza a Venezia grazie al dipinto Madonna con il Bambino e cinque santi eseguito per la chiesa di san Beneto (san Benedetto). La successiva pala con gli Evangelisti, dipinta per la sagrestia della chiesa dei gesuiti parla ancora un linguaggio di matrice bolognese, influenzato dall'arte di L. Carracci.Negli anni settanta il suo linguaggio si apre all'arte di Paolo Veronese, di Luca Giordano, e di Francesco Ruschi.il punto di vista è più basso, le figure e le architetture divengono monumentali. L'arte dello scorcio prospettico e delle architetture illusionistiche, i richiami alla pittura del Veronese in chiave barocca, si manifestano a Vicenza nella Pentecoste della chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo e nelle due tele per la chiesa di S. Caterina, raffiguranti la Disputa e il Martirio della santa, databili al 1675-76.Negli stessi anni la fama del Fumiani cresce come crescono gli ordini da parte di prestigiose committenze:1675 - Elemosina di San Rocco, soffitto chiesa di S.Rocco1676 - Affresco nella cupola dello scalone della Scuola1677 - Cartoni per i mosaici della basilica di San Marco con le Scene della vita di Cristo e della VergineOltre alle commissioni pubbliche viene chiamato anche dai privati per eseguire opere di tema sacro e profano.Di anno in anno, di quadro in quadro, arriviamo all'importante decorazione per la volta della chiesa di San Pantalon.Paragonata alla volta di A. Pozzo in S. Ignazio a Roma, la decorazione del soffitto di S. Pantalon raffigura, per mezzo di 44 teleri, il Martirio e la gloria del santo; entro un'architettura mirabilmente scorciata di chiara ascendenza bolognese, i personaggi si muovono con straordinaria leggerezza. Il F. fece uso di figure sporgenti in cartone, collegamento tra l'architettura reale e l'architettura fantastica. Un ipotetico viaggio a Roma dell'artista potrebbe motivare i numerosi riferimenti alla pittura di A. Pozzo. I lavori nella chiesa veneziana comprendevano anche la decorazione della volta del presbiterio con il Trionfo dell'Eucarestia, oltre a quella delle cappelle laterali.A questo punto la biografia potrebbe anche interrompersi tale è la portata scenica e la valenza pittorica del dipinto.Ma Fumiani lasciò anche opere trevigiane, nella chiesa di S. Agostino. I dipinti sono caratterizzati dal totale abbandono delle quinte architettoniche, in direzione dello studio delle masse in movimento.Negli ultimi anni del Seicento Ferdinando di Toscana, avvalendosi della mediazione del pittore N. Cassana, commissionò al F. la grande tela, oggi agli Uffizi di Firenze, raffigurante La lapidazione di Zaccaria (spesso anche citata come Morte di Anania). Il principe dettava istruzioni precise sia per i bozzetti che per i dipinti, chiedendo che il F. si impegnasse nelle architetture piuttosto che nelle figure. Nel 1702 il F. ricevette dal Medici l'incarico di progettare una serie di torcieri allegorici da realizzarsi in legno, i cui bozzetti a olio si trovano sempre agli Uffizi, aventi per soggetto le Quattro età dell'uomo, i Quattro elementi e le Quattro parti del mondo. Gli ultimi lavori del pittore veneziano sono caratterizzati da architetture monumentali entro le quali appaiono affollati gruppi di persone. Nel 1705 realizzò la lunetta per la chiesa veneziana di S. Zaccaria, raffigurante L'imperatore Federico III accompagnato dal doge in visita al convento di S. Zaccaria. Databile al 1708 è la Presentazione di Gesù al Tempio del duomo di Padova, forse l'ultima sua opera. Il Fumiani morì a Venezia nel 1710 e venne sepolto nella chiesa di S. Pantalon.

 

Volta della chiesa di San Pantalon - Venezia

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